E' online il terzo numero di Aspirina!
Oltre 20 autrici disegnano e scrivono sull'amore, il lavoro, la politica.
In questo numero: Annaurla, Alison Bechdel, Piera Bosotti, Pat Carra, Dalia Del Bue, Federica Del Proposto, Liza Donnelly, Isabel Franc, Margherita Giacobino, Elena Leoni, Livia, Maduena, Giuliana Maldini, Cyrilla Mango, Mantissa, Susanna Martìn,
Marilena Nardi, Grazia Nidasio, Isia Osuchowska, Teresa Sdralevich, Roz, Ste.
Qui sotto le mie illustrazioni a proposito del poliamore...
di Cyrilla Mango
Come polipi poliamoristi e polilavoristi polverizziamo in pillole di
polline, pullulanti progetti, e polisperiamo in una pozione polisucco
che permetta a passati pensieri di perdersi pietosi.
Partimmo per prosperare in una polis dalle poliedriche possibilità, perdendo prematuramente pretese. Portandoci su perimetri pericolosi da percorrere, passiamo pomeriggi pigiandoci in posti produttivi e purulenti, primi posteri non preparati a precipitare nel precariato. Pensavamo di poter pregustare primavere paradisiache e poligame passeggiando per le piazze del piacere con pacchi di persone. Purtroppo la passione pretende paura, poesia e perdizione. Pensiamo, noi, pavidamente di poter portare pesi praticamente psichedelici?
Perdendoci in profonde poltrone, piene di palmari, pensiamo a passioni e politiche produttive, a posti per cui non partiremo, a progetti che non perseguiremo. Poi porremo un piccolo pallido pensiero alle poliedriche possibili persone che poliamori polilavori polisplendori perduti e passati ci presenteranno: potevano pretendere di più o perdere di meno?
Partimmo per prosperare in una polis dalle poliedriche possibilità, perdendo prematuramente pretese. Portandoci su perimetri pericolosi da percorrere, passiamo pomeriggi pigiandoci in posti produttivi e purulenti, primi posteri non preparati a precipitare nel precariato. Pensavamo di poter pregustare primavere paradisiache e poligame passeggiando per le piazze del piacere con pacchi di persone. Purtroppo la passione pretende paura, poesia e perdizione. Pensiamo, noi, pavidamente di poter portare pesi praticamente psichedelici?
Perdendoci in profonde poltrone, piene di palmari, pensiamo a passioni e politiche produttive, a posti per cui non partiremo, a progetti che non perseguiremo. Poi porremo un piccolo pallido pensiero alle poliedriche possibili persone che poliamori polilavori polisplendori perduti e passati ci presenteranno: potevano pretendere di più o perdere di meno?
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